- 01/03/2017
- Posted by: fdawebmaster
- Categoria: coaching, Consulenza
L’articolo che sto scrivendo, a prima vista sembra non avere nulla a che fare con il contesto aziendale ma, se lo leggi con occhio attento, comprendi che ha, invece, un importante peso specifico.
Ho ricevuto numerose richieste d’aiuto di persone che hanno paura di prendere l’aereo.
Molte persone hanno il desiderio di girare il mondo, ma per questa paura invalidante, non possono farlo.
Purtroppo questo problema, non colpisce solo i vacanzieri o coloro che vogliono girare il mondo per divertimento o svago.
Immagina cosa significa se ad avere questo problema è un imprenditore, un uomo d’affari o un libero professionista o un atleta affermato.
Chiaramente il motivo, per il quale si vuol volare, non incide sul trattamento, che è sempre lo stesso.
Ma pensa alle conseguenze diverse che può avere per:
- un amante dei viaggi, che può comodamente scegliere un’altra meta di vacanza, raggiungibile in macchina o in nave
- un manager o imprenditore, che per lavoro deve arrivare in specifiche destinazioni e se non lo facesse, comprometterebbe la propria carriera
Ascoltando questi imprenditori, sulle strategie che usano per raggiungere certe mete, ci si rende conto di quanto, questa paura, possa incidere sulla propria carriera e sul proprio business, infatti una serie di scelte di viaggio particolarmente stancanti o discutibili, derivano proprio da questa paura, ecco alcune soluzioni disfunzionali che ho visto applicare:
- sottoporsi ad estenuanti viaggi in auto
- partire con giorni di anticipo
- sbronzarsi in aereo per attenuare la paura
- imbottirsi di benzodiazepine
A queste persone chiedo di effettuare la tecnica delle peggiori fantasie, tecnica già descritta in un precedente articolo (lo puoi trovare qui), che ha lo scopo di ridurre fino ad azzerare le reazioni psicofisiologiche, correlate alla paura.
Poi con una comunicazione suggestiva, invito le persone che devono salire sull’aereo a compiere dei rituali.
Questi rituali hanno lo scopo, all’insaputa della persona, di spostare la sua attenzione, normalmente rivolta verso la paura, all’osservazione dei comportamenti tenuti dalle altre persone (stratagemma terapeutico: solcare il mare, all’insaputa del cielo ).
Infatti chiedo a queste persone, di arrivare al check in, consegnare i bagagli e fare 2 cose:
- guardare tutte le persone in attesa del volo, cercando di cogliere tutti i segnali di paura che possono presentare e tutte le stranezze che compiono nel momento in cui viene chiamato il volo.
- a tal punto, quando bisogna mettersi in fila, chiedo a queste persone di incrociare le dita, scegliere il pollice dominante, rovesciarlo e pigiare fino a sentire male, ogni volta che sentono la paura.
Una volta a bordo dell’aereo, la persona dovrà continuare ad osservare i segnali di paura presenti sul volto degli altri passeggeri:
- nel momento in cui si accendono i motori
- nel momento in cui l’aereo inizierà a muoversi
- nel momento in cui inizierà a sollevarsi da terra
fino al momento in cui compirà la prima virata e ogni volta che si presenterà la paura dovranno pigiare forte, sopra il pollice dominante, fino a quando la paura passerà.
In questo modo abbiamo lanciato la profezia che la paura passerà.
Quindi queste persone, attraverso
- la tecnica delle peggiori fantasie
- gli spostamenti di attenzione sugli altri
- il dolore provocato dal pigiarsi forte il pollice dominante
- il lancio della profezia che la paura passerà
riescono a volare evitando strategie discutibili o pericolose per la loro salute.
Gli effetti del superamento di questo problema, mettono il manager o l’imprenditore nelle migliori condizioni per poter compiere il proprio lavoro con successo evitando di disperdere energie in viaggi estenuanti o di rinunciare al viaggio, compromettendo in maniera importante la propria carriera.